Inchiesta

Le disastrose condizioni del distretto Asl 26 – FOTO

NAPOLI. Degrado, emergenza, fatiscenza: per i lettori che se lo stessero chiedendo no, non ci divertiamo a fare lo spelling dell’alfabeto, quanto a svolgere nella maniera più corretta possibile la nostra professione, che ha un senso specialmente in un caso come il seguente.

La vicenda

A dir poco catastrofica è l’attuale situazione del distretto Asl 26 di via Giovanni Canonico Scherillo a Soccavo. Le condizioni igienicosanitarie sono pessime, per usare un eufemismo, inoltre la struttura rende impossibili manovre basilari come quella antincendio non per incompetenza del personale addetto, ma semplicemente perché non esiste. La situazione è a dir poco vergognosa, parlando del servizio sanitario di una nazione membro dell’Unione Europea, che dovrebbe essere immacolata come un santuario e rifornita di tutte le più moderne attrezzature, invece è messa peggio di un’officina meccanica. Tutto ciò è a dir poco inconcepibile, ma evidentemente non in un paese come il nostro, dove spadroneggiano il malgoverno, la mala gestione e la mala politica, le cui radici, sia concettualmente sia sintatticamente, hanno un’unica radice comune. A buon intenditor, poche parole.

Gli abitanti e le istituzioni

Presi dallo sconforto, gli abitanti del quartiere si sono rivolti al dottor Antonio Parente, presidente di Identità meridionale, sperando in un megafono che, ampliando la loro voce, possa farla arrivare alle istituzioni, sensibilizzando l’opinione pubblica. Dal canto suo, il presidente ha pubblicamente richiesto le dimissioni della direttrice sanitaria del distretto, dottoressa Anna Manna, e del suo staff, per manifesta negligenza, date le condizioni in cui da tempo immemore versa la struttura, e mai nessun accorgimento è stato preso.

La protesta

Inoltre presso la direzione dell’Asl, per i prossimi giorni è prevista una manifestazione di protesta, con la speranza di ripristinare quantomeno una condizione di normalità.

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