Inchiesta

Camorra a Napoli: le zone | Municipalità 3, quartiere Stella e San Carlo all’Arena

Secondo i dati restituiti dall’ultima relazione Dia 2023 il clan di camorra egemone nella zona della Municipalità 3 del quartiere Stella e S. Carlo all’Arena, di Napoli, sarebbe ancora il gruppo Contini , tra i più noti e tenaci.

I clan di camorra differiscono con tutte le altre organizzazioni mafiose per come sono strutturate, ovvero, “uno vale uno”. Non c’è una piramide, ma il Sistema è a forma di ragnatela, indipendente, con la facoltà, a secondo degli interessi, di formare alleanze con ogni altra forma di mafia e criminalità.

La stampa, ne racconta le vicende di cronaca; gli organi investigativi, i profili criminologici. L’inchiesta, ne mette insieme le informazioni e ne ripercorre i fatti.

Il resoconto che segue riguarda la Municipalità 3 del quartiere Stella e S. Carlo all’Arena di Napoli e il clan di camorra Contini.

Camorra a Napoli, le zone, Municipalità 3, quartiere Stella e S. Carlo all’Arena

Sembra lontana l’epoca della guerra tra la Nco di Raffaele Cutolo e fedeli, contro la Fratellanza napoletana dei Giuliano, i Nuvoletta, i Gionta, Michele Zaza, Giuseppe Misso e accoliti. Eppure, i fantasmi di quell’era di intrighi e massacri, fatica a svanire.

Quartiere Stella Napoli

La bilancia del crimine non é mai ferma, i clan attuano le strategie degli tsunami, ad ondate si scontrano, si espandono e contraggono per trascinare con sé vittime e spostare i confini giorno per giorno.

Pochi, i più solidi, quelli storici, pur trovandosi di fronte a sporadici e meno rilevanti scontri tra gruppi interni, riescono a mantenere potere e posizioni, ancorati ai vecchi territori, soprattutto quando si tratta di fronteggiare “invasioni di campo”.

Le roccaforti vengono rinforzate e utilizzate per preparare le “paranze dei bambini”, i fanti; e gruppi di pochi uomini esperti, spesso centauri sicari per eliminare gli obiettivi eccellenti, per lanciare quotidianamente attacchi alle nuove postazioni, postazioni scelte dagli antagonisti, da conquistare con palesi metodi di prepotenza.

I nuovi assetti e le zone d’interesse

A fronteggiarsi sono i due macro gruppi Mazzarella e Alleanza di Secondigliano, ma i sottogruppi e gli interessi dell’Alleanza di Secondigliano sono orientati verso l’espansione, in determinate e precise zone.

Negli ultimi mesi sempre più agguati perpetrati ai danni dei gruppi dei quartieri della zona storica, quartieri che fino a poco tempo fa erano preclusi.

Parliamo del lungomare, ovvero della Municipalità non di pertinenza dei clan dell’Alleanza.

Gli Organi di competenza, gli Operatori sul campo, le fonti, la Dia e le Interforze stanno osservando un moto anomalo di uomini dei clan legati alla zona nord di Napoli, che organizzano appostamenti e incursioni verso i luoghi di movida.

Quartiere Stella
Quartiere Stella

Questo spostamento verso le zone interne è sotto la costante osservazione degli inquirenti.

Purtroppo nelle zone contese non avvengono solo scontri tra forze contrarie, come clan di camorra, ma tutto si fonde e confonde con la cosiddetta criminalità comune che ne approfitta.

La relazione Dia

Nel quartiere Stella e S.Carlo all’Arena, il clan di camorra Contini è sempre stato egemone e dalla formazione dell’Alleanza di Secondigliano i Contini, nella propria zona, hanno sempre fatto da spartiacque tra l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella.

Si sta verificando un riassetto dei clan e le aree stanno variando, con la spinta dei clan della zona nord napoletana, grazie alla spartizione territoriale e alla frapposizione del clan Contini, alcuni gruppi vanno a pressare le zone più esterne, sino le zone dove le attività commerciali della passeggiata del lungomare stanno per iniziare la stagione più florida dell’anno, economicamente parlando.

È chiaro che l’Alleanza di Secondigliano ha deciso di creare un canale tra l’esterno della città, la parte periferica, dove ci sono le macro piazze di spaccio, verso il cuore della città, il tutto con il supporto e lo scudo del clan Contini.

Tale disegno taglierebbe fuori il clan Mazzarella da una buona fetta di affari e ridurrebbe radicalmente il range di azione del gruppo.

Questo potrebbe rendere incandescente tutto e potrebbe dare il via ad una faida che preoccupa fortemente gli inquirenti.

Sono molti i clan che si stanno affrontando in questo nuovo scenario “bellico”, a quanto pare i Mazzarella non hanno intenzione di lasciare campo, i clan del posto non accettano assolutamente invasori e le incursioni dei gruppi esterni infastidiscono e destabilizzano tutta l’area.

Quella osservata da chi indaga è una situazione davvero incandescente e ancora poco chiara, ma proprio per questo si aumentano controlli e si assestano blitz da parte delle Forze dell’Ordine.

San Carlo all'Arena
San Carlo all’Arena

Municipalità 3, quartiere Stella e S. Carlo all’Arena oggi

Da sempre zona del clan Contini, nel quartiere potrebbe prepararsi un nuovo scontro con il clan Mazzarella e fiancheggiatori.

I quartiere Stella e S. Carlo all’Arena, sono piazze da sempre ambite da diversi gruppi, ma il clan Contini è riuscito sempre a mantenere il controllo.

È il muro che divide i territori degli storici Mazzarella con quelli dell’opposto macro gruppo dell’Alleanza di Secondigliano.

I clan di Scampia, Secondigliano, l’Alleanza di Secondigliano, hanno programmato di discendere nella zona più commerciale della città, per mettere le mani su tutte quelle attività, come le attività della ristorazione, che nel periodo estivo diventano più fruttuose e remunerative.

Bisogna capire se c’è, o ci sarà una risposta a questo programma di espansione.

Questi spostamenti destabilizzano la zona e tutti i clan che in modo o nell’altro aspirano al comando, o ad una fetta di bottino.

Non è ancora certo, ma appare molto probabile, che siano già in corso segnali di nuovi assetti, sembra proprio che ci siano stati già episodi di iniziazione.

Il caso di giovedì 23 marzo 2023 nel quale è morto dopo 12 giorni di agonia Antonio Gaetano, ferito agli chalet di Mergellina a Napoli, non lontano da dove è morto Francesco Pio Maimone, potrebbe essere un segnale.

Antonio Gaetano, 20 anni, nonostante la giovane eta’, era considerato un pezzo da novanta del panorama criminale napoletano e in particolare della camorra di Pianura, quartiere occidentale di Napoli. Conosciuto con il soprannome di ‘Plasmon’, Gaetano sarebbe stato incaricato di riorganizzare il clan Calone-Esposito-Marsicano.

In quello che sarebbe il disegno che si sta delineando, secondo gli inquirenti, questo agguato confermerebbe le ipotesi.

Giuseppe De Micco

Giuseppe De Micco è un giornalista di inchiesta. Si occupa soprattutto di criminalità organizzata in Campania

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