Cronaca

Napoli, sgomberate le case a Pizzofalcone: minacciato disabile durante le operazioni di sgombero

Si è concluso giovedì 1 dicembre il maxi-intervento

Anche un disabile minacciato: succede a Napoli dove sono state sgomberate tutte le case occupate a Pizzofalcone. Il palazzo del civico 35 di via Egiziaca era occupato abusivamente da anni dalle famiglie vicine ai clan come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, sgomberatele case a Pizzofalcone: minacciato un disabile

Si è concluso ieri, giovedì 1 dicembre, il maxi-intervento realizzato in sinergia da forze dell’ordine statali e comunali. Un intervento durato tre giorni e fortemente voluto dalla Prefettura di Claudio Palomba. Soddisfatto anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi“Grazie a Prefettura, Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Polizia municipale di Napoli per aver riportato legalità e sicurezza in un’area cittadina gravemente esposta alla pressione criminale. Un segnale forte e concreto della presenza dello Stato. Gli alloggi sgomberati vengono restituiti alla gestione del Comune, proprietario dello stabile, che potrà utilizzarli per dare una risposta al disagio abitativo. Le iniziative intraprese contro il fenomeno delle occupazioni abusive, non solo nel capoluogo partenopeo ma in tutto il Paese, sono fondamentali per il ripristino della legalità”.

Le minacce

Nel corso dell’operazione, un residente del Pallonetto vicino al consigliere reginale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli è stato minacciato da un gruppo di donne solidali agli occupanti: “Non devi scendere più di casa”. gli hanno urlato.

Tra le persone minacciate, anche un disabile come denunciato da Borrelli: “Vanno fermati. Al mio amico disabile, in particolare, hanno detto che presto la polizia andrà via e loro si riprenderanno il quartiere e il palazzo. Hanno poi aggiunto che i miei amici e familiari dovranno farsi la scorta se vorranno campare in pace. Di tutto questo ho informato il Questore, visto che questi delinquenti stanno avvicinando e insultando tanta gente. L’altra sera hanno sfondato il portone della chiesa dove opera don Michele Pezzella con il quale abbiamo fatto scattare le prime denunce. Parliamo degli stessi soggetti che hanno sfrattato la signora Carlotta mentre era in ospedale. Le forze dell’ordine devono fermarli a tutti i costi. Bisogna liberare il quartiere dal tanfo di criminalità e prepotenza”.

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