Cronaca

Napoli, nella processione di Pasqua il vessillo di Ugo Russo, 15enne ucciso mentre commetteva una rapina

"I criminali non vanno celebrati"

Durante la processione di Pasqua, dietro il carro di Gesù risorto c’è il vessillo di Ugo Russo, il ragazzo ucciso mentre commetteva una rapina. La processione, composta da un piccolo gruppo di fedeli, ha attraversato il corso Umberto I la sera della domenica di Pasqua. Il corteo non è passato inosservato a personalità come Ciro Di Giacomo e Francesco Borrelli

Il vessillo di Ugo Russo nella processione di Pasqua

Il vessillo era stato inaugurato lo scorso 10 aprile, durante i festeggiamenti per la Madonna dell’Arco, le fotografie erano state pubblicate anche dall’account Facebook “Abitanti Picanello”, gestito da un comitato di residenti dell’omonimo quartiere di Catania, in Sicilia. Ugo Russo fu ucciso la notte del 1 marzo 2020 da un carabiniere fuori servizio che stava cercando di rapinare insieme ad un amico. Il militare è stato indagato, ma i genitori del 15enne a più riprese hanno chiesto di conoscere i motivi per cui il processo non è ancora cominciato e l’esatta dinamica di quello che accadde quella notte in via Orsini.

Il commento di Ciro Di Giacomo

La fotografia della processione è stata condivisa su Facebook da Ciro Di Giacomo, consigliere comunale di San Giorgio a Cremano. “Le celebrazioni della malavita, con un rito pagano che non ha nulla di religioso, sono da condannare senza alcuna esitazione – scrive – in una città moderna ed europea queste blasfemie sono intollerabili e sono un pessimo insegnamento per i giovani. Celebrazioni di questo tipo sono anche uno sfregio alle tante vittime innocenti della camorra, quelle sì che sarebbero da ricordare in ogni momento“.

La nota di Francesco Borrelli

Il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Borrelli, in una nota ha commentato il consigliere di San Giorgio a Cremano. “La processione che ha attraversato corso Umberto la sera di Pasqua mostrando tra i simboli religiosi anche il vessillo con la foto di Ugo Russo, il 15enne morto nel corso di un tentativo di rapina, è semplicemente sconcertante“.

È assurdo che si mescoli con tanta disinvoltura il diavolo e l’acqua santa, che si accostino i criminali ai simboli religiosi, che si trasformi un baby rapinatore in un martire – prosegue Borrellipotevano portare in processione tanti simboli positivi e invece hanno scelto un baby rapinatore, simbolo del degrado socio-culturale che imperversa e che va assolutamente contrastato“.

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