Cronaca

Pomigliano, medici di base indagati per ricette false: 3mila pazienti senza assistenza

I medici di base di Pomigliano finiti al centro di un’inchiesta per ricette false, sospesi per un anno, non sono stati sostituiti prontamente dall’Asl Napoli 3 Sud e ben 3mila pazienti sono rimasti senza assistenza. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.

Pomigliano, medici indagati per ricette false: 3mila pazienti senza assistenza

Per le migliaia di cittadini che erano assistiti dai due medici di base sospesi il calvario è quotidiano. “Dovevo urgentemente prendere gli anticoagulanti che mi erano finiti – racconta Vincenzo Cennamo, 73 anni, uno degli pazienti rimasti senza assistenza – ma non so a chi rivolgermi, spero che la guardia medica stasera funzioni, che mi faccia i controlli dovuti e mi faccia anche la ricetta per le compresse. Io soffro di trombosi”.

Gran parte delle attività svolte dai due medici generici sospesi devono infatti essere assorbite dal medico di turno in servizio dalle otto della sera alle otto del mattino successivo presso la guardia medica di Pomigliano.

Ritardi da parte dell’Asl nelle sostituzioni

Un medico di base di Pomigliano spiega che vi è “un incomprensibile ritardo da parte dell’Asl che sta provocando il rischio di un’interruzione di pubblico servizio“. Ieri, l’Asl Napoli 3 ha reso noto che si sta provvedendo alla sostituzione dei sospesi e che “comunque c’è sempre la guardia medica a cui rivolgersi“.

Nessun problema invece per quanto riguarda i 7 farmacisti sospesi, responsabili di 6 delle 10 farmacie della città, farmacie che stanno continuando a operare. I medici di base sospesi sono due. Il primo, Vincenzo Circiello, 68 anni, è agli arresti domiciliari perché considerato il pianificatore di un’associazione a delinquere finalizzata alla maxi truffa.

L’inchiesta

Il secondo medico, A.L, è stato solo sospeso. Un terzo camice bianco coinvolto nell’indagine, una donna, M.D.B, di Marigliano, è in pensione da sei mesi ma i suoi assistiti sono già stati trasferiti ad altri medici.

Secondo l’indagine (gli indagati sono 25) i tre dal novembre del 2021 al giugno del 2022, cioè in otto mesi, hanno prescritto 48.935 ricette per un totale di 94.896 confezioni di farmaci del valore di un milione di euro.

Il solo Circiello in sei mesi, da gennaio a giugno 2022, ha erogato ricette per due laboratori di analisi, anch’essi sotto inchiesta, per la gran parte dei 200mila euro complessivi. Negli otto mesi presi in considerazione il maggiore produttore di ricette è stato sempre Circiello: 27.873 prescrizioni per 54.726 farmaci, valore 550mila euro.

Segue A.L. con 11.746 ricette per 22.717 medicinali, valore 240mila euro. Si termina con M,D.B. con 9.316 ricette per 17mila farmaci e una spesa sanitaria di 173mila euro. Quasi tutta la spesa per i farmaci (860mila euro) è stata filtrata dalle sei farmacie coinvolte, una delle quali è la farmacia comunale di Pomigliano.

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