Pompei, bloccata la movida notturna fino ad ottobre: chiusi i locali

Troppe risse in centro, scatta lo stop alla movida fino all’alba: locali chiusi dalle 2 di notte. Pompei diventa la capitale del divertimento notturno per i giovanissimi in provincia di Napoli e il sindaco corre ai ripari. Locali chiusi alle due di notte e niente alcol venduto ai ragazzi in strada dalle 21. Uno stop che durerà per tutta l’estate, fino al due ottobre. Proibita la musica all’aperto anche all’interno dei locali privati. Un divieto che praticamente blocca party e feste di ogni tipo.

Chiusi i locali della movida notturna di Pompei

Un freno ai giovani che, nel fine settimana, affollano i locali del centro, bevono tutta la notte e poi diventano protagonisti di aggressioni. La scorsa settimana il sindaco Carmine Lo Sapio ha chiuso agli scooter il centro e oggi ha firmato un’ordinanza che si muove sulla stessa falsariga di quella di Napoli. Dalle 21 bar, gelaterie e ristoranti non potranno vendere birra, vino e superalcolici a chi vuole bere in strada.

L’ordinanza comunale

Sul sito di Repubblica leggiamo che saranno multati i ragazzi responsabili di assembramenti anche per mangiare una pizza al taglio. Si potrà consumare solo ai tavoli e dalle due di notte tutti i locali dovranno chiudere. Stop alla vendita di tutte le bibite in vetro, anche in ogni distributore automatico della città nota per i suoi scavi archeologici e il Santuario, ma da qualche anno anche per la movida notturna.

Completamente interdetta per dodici ore piazza Falcone e Borsellino, meta di ritrovo per comitive di giovanissimi e soprattutto per bande impegnate in gare di scooter. Da oggi, 7 maggio, sarà vietata dalle 20 di sera alle nove di mattina.

Il primo cittadino vara la stretta e promette multe fino a tremila euro ai titolari che da questa sera non rispetteranno le nuove regole. Si legge in una nota: “La task force straordinaria della Polizia Municipale, disposta dal sindaco, da questa sera, e fino a tarda notte, sarà operativa sull’intero territorio cittadino per vigilare nel rispetto del decreto sindacale“.