Cronaca

Sul tetto senza protezioni, operaio di 59 anni precipita e muore

Secondo i primi dati forniti dagli investigatori, l'uomo lavorava in proprio ed era senza contratto

Ancora un dramma sul lavoro a Portici, nel Napoletano: un operaio di 59 anni ieri mattina, lunedì 10 ottobre, precipita dal tetto di un palazzo e muore. Secondo quanto riportato dall’odierna edizione del Mattino, era intento a stendere la guaina sul lastrico solare. Secondo i primi dati forniti dagli investigatori, l’uomo lavorava in proprio ed era senza contratto.

Portici, operaio precipita dal tetto di un palazzo e muore

A perdere la vita mentre era sul luogo di lavoro un 59enne di Napoli. L’incidente è avvenuto questa mattina quando, intento a stendere la guaina sul lastrico solare, è precipitato dal palazzo di tre piani del centro storico di Portici. L’allarme è scattato intorno alle 11 e sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno avviato le dovute indagini e i sanitari del 118 che hanno purtroppo solo potuto constatare il decesso dell’operaio.

Chi è la vittima

Si chiamava Antonio Scognamiglio, era un operaio di Ponticelli, un padre di famiglia, e da ieri un altro nome da inserire nell’infinito elenco delle morti bianche. Una tragedia consumata nelle grida disperate di un salto nel vuoto. Un volo di almeno 4 metri che ha visto precipitare Antonio dal tetto di una palazzina. A dare l’allarme sono stati i residenti ma quando sono arrivati i soccorsi Antonio era già morto. Troppo gravi le lesioni e le ferite riportate per sperare in un miracolo. L’uomo lascia la moglie e tre figli

Le indagini

I Carabinieri sono al lavoro per poter ricostruire la dinamica dell’ennesima morte sui luoghi di lavoro: secondo i primi dati forniti dagli investigatori l’uomo lavorava in proprio e non aveva stipulato alcun contratto con il proprietario dell’appartamento per l’esecuzione dei lavori. Per chiarire la natura del decesso è stata disposta l’autopsia. Tanti i dubbi da chiarire. A cominciare dalle voci secondo cui l’uomo aveva avvertito un malore poco prima di precipitare nel vuoto.

Da inizio anno quasi 700 vittime sul lavoro

Da inizio anno sono quasi 700 le vittime di incidenti sul lavoro. Quasi tre al giorno. Proprio domenica il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva parlato di numeri “allarmanti, drammatici”: lavorare “non può significare porre a rischio la propria vita”, è “un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica”.

Nei primi otto mesi, i casi mortali denunciati all’Inail sono stati 677; oltre 484mila gli infortuni: più di 2mila al giorno. Un numero che purtroppo continua ad aumentare.

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