Cronaca

Ugo Russo, la svolta: “Centrato da tre proiettili, mortale quello alla testa”

Rapina a Napoli, Ugo Russo ucciso dal carabiniere: i colpi sparati. Notificato un avviso di conclusione delle indagini al carabiniere

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda di Ugo Russo, ucciso da un carabiniere dopo un tentativo di rapina. La morte del 15enne, avvenuta in via Orsini il primo marzo del 2020, è stata ricostruita dalle conclusioni investigative depositate dalla Procura di Napoli come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Rapina a Napoli, Ugo Russo ucciso dal carabiniere: i colpi sparati

Furono quattro colpi esplosi, tre dei quali andati a segno. Il carabiniere – dunque – avrebbe sparato quattro volte, ma in due momenti diversi. I primi due colpi li ha esplosi mentre era ancora in auto, raggiungendolo in una sola occasione alla spalla sinistra. L’altro proiettile, invece, lo ha esploso in rapida successione è andato a vuoto; poi c’è stata una pausa di qualche secondo, nella quale l’uomo con la pistola ha lasciato la posizione di guida, si è piazzato in piedi, in posizione perpendicolare rispetto alla sagoma del ragazzo, che – con un proiettile conficcato alla spalla -, stava cercando di raggiungere lo scooter, parcheggiato sul marciapiede.

La dinamica

Pochi giorni i pm Simone De Raxas e Claudio Siragusa hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini a carico del carabiniere, che fece fuoco e uccise Ugo Russo, dopo essersi difeso dal tentativo di rapina del Rolex che il giovane militare aveva al polso.

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