Cronaca

Rissa sull’aliscafo da Procida a Napoli, indagati Sal Da Vinci e Fatima Trotta

E c'è anche il reato di violenza privata aggravata dai futili motivi nei confronti del 58enne, che viene contestato a Fatima Trotta e al cantante per le minacce proferite

Rissa a bordo di un aliscafo, indagati Sal Da Vinci, la show girl Fatima Trotta e un 58enne operatore ecologico dell’isola di Procida. La Procura di Napoli ha notificato oggi, a tutti, un avviso di conclusione di indagini contestando i reati di rissa aggravata dai futili motivi e di interruzione di pubblico servizio.

Rissa sull’aliscafo Napoli-Procida: la Procura conclude le indagini

A Sal Da Vinci, al figlio, alla moglie e alla show girl, il sostituto procuratore Luciano D’Angelo contesta anche il reato di lesioni personali in concorso nei confronti del 58enne che, a causa di un trauma cranico-facciale venne giudicato guaribile in 15 giorni. Anche nei confronti del 58enne gli inquirenti ipotizzano il reato di lesioni nei confronti del cantante (colpito alla mandibola), di suo figlio (colpito al labbro) e della moglie (varie lesioni sul corpo) e della show girl (colpita agli arti inferiori). I sanitari giudicarono il cantante guaribile in 10 giorni; 7 giorni di prognosi per il figlio; 10 giorni anche per Fatima Trotta e 7 giorni di prognosi, infine, per la moglie dell’artista.

La vicenda

E c’è anche il reato di violenza privata aggravata dai futili motivi nei confronti del 58enne, che viene contestato a Fatima Trotta e al cantante relativamente alle minacce proferite. Il comandante dell’aliscafo, allarmato dall’accaduto, chiese l’intervento dei carabinieri. Sal Da Vinci era di ritorno da uno spettacolo al quale aveva partecipato sull’isola quando finì coinvolto nella vicenda. Successivamente pubblicò un lungo post su Instagram per spiegare la sua versione dei fatti, come fece anche l’operatore ecologico, attraverso alcuni media.

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