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Soldi in cambio di voti: corruzione elettorale

Soldi in cambio di voti: corruzione elettorale a Maddaloni. Indagato il sindaco.


arrestati


Soldi in cambio di voti: corruzione elettorale a Maddaloni nel casertano

Il sindaco di Maddaloni in provincia di Caserta, Andrea De Filippo, risulta indagato a piede libero in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. L’accusa è di quelle peggiori: soldi in cambio di voti. Arrestata, invece Teresa Esposito, candidata alle ultime elezioni amministrative di Maddaloni in una lista civica a sostegno proprio di De Filippo. Alla donna si aggiungono anche i suoi fratelli, condannati ai domiciliari, e la madre: l’accusa è quella di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso.

Soldi, posti di lavoro e cresime senza corso in cambio di voti

Sarebbero stati promessi, in cambio di voti, soldi,  posti di lavoro e perfino cresime senza aver frequentato i corsi. Stamattina il blitz degli agenti della squadra mobile di Caserta, che ha perquisito anche l’abitazione del sindaco di Maddaloni: lo stesso primo cittadino del comune casertano, secondo gli inquirenti, avrebbe partecipato attivamente promettendo controlli “vessatori” verso una ditta di distribuzione di gas in cambio di voti da parte di un’altra azienda dello stesso settore, che voleva battere una concorrente barattando in cambio il voto dei propri dipendenti.

Cresime senza frequentare il corso

L’aspetto più eclatante di tutta la vicenda è sicuramente quello legato alle cresime. Secondo quanto risulta dalle indagini, un parroco di Arzano nel napoletano, avrebbe fatto ottenere il sacramento della cresima ad almeno venti persone di Maddaloni, senza frequentare alcun corso: in cambio, tutti loro avrebbero poi dovuto dare il proprio voto di preferenza proprio alla Esposito.

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