Cronaca

Stupro di Capodanno a Napoli: vittima drogata

Proseguono le indagini sullo stupro consumatosi a Capodanno a Napoli, dove una cittadina di New York sarebbe stata violentata. Nelle scorse ore, la Procura di Napoli ha chiesto la condanna dell’imputato a sei anni di carcere per violenza sessuale con l’aggravante di aver usato la cosiddetta droga nello stupro come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Napoli, stupro a Capodanno: ragazza drogata prima della violenza

Nell’aula 412 del Tribunale di Napoli il pm Raffaele Tufano ha ricostruito la vicenda, arrivando alla richiesta di condanna. Una versione diametralmente opposta rispetto a quella dell’unico imputato, un cameriere napoletano, che si è sempre detto estraneo alle accuse.

Secondo l’imputato, infatti, si sarebbe consumato un rapporto sessuale consenziente con la giovane donna newyorkese in visita a Napoli. La ragazza al Mattino ha spiegato: “Quello che ho subìto quella notte non lo auguro al mio peggiore nemico. Ed è per questo che sono qui, che ho affrontato un viaggio lungo, pur di ribadire il dramma che mi è toccato vivere. Lo stupro è già di per sé un atto che ti annulla, che rappresenta la perdita totale della dignità di un individuo, ma se una persona viene drogata, subisce una violenza ancora più subdola, perché perpetrata nei confronti di una persona stordita, priva di coscienza, deprivata completamente della propria capacità di reagire. Non ho avuto neppure la possibilità di urlare, di difendermi, di far sentire il dolore dell’offesa che stavo provando. Quel giorno mi hanno rubato anche la memoria del dolore subìto ed è per questo che ho deciso di sporgere denuncia“.

Redazione L'Occhio di Napoli

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