Inchiesta

Camorra: quali sono i clan più potenti della zona di Torre del Greco

Secondo i dati restituiti dall’ultima relazione Dia 2023, il clan di camorra più potente nella zona di Torre del Greco è il gruppo Falanga. Il clan Falanga nel corso degli anni è stato duramente colpito dalle Forze dello Stato e a seguito di arresti eccellenti, numerosi elementi apicali dell’organizzazione criminale sono divenuti collaboratori di giustizia.

Il clan di camorra più potente a Torre del Greco

Il gruppo, ciononostante è sempre riuscito a mantenere contatti, potere e posizione, con la stessa determinazione e con la stessa capacità di rinnovamento delle proprie risorse. In seguito ad operazioni compiute dagli organi di competenza sono stati anche sventati flussi anomali di comunicazioni che avvenivano tra soggetti che si trovavano in carcere ed uomini del clan che erano in libertà e in totale facoltà di operare. È stato sgominato un sistema attraverso il quale attraverso l’invio di “pizzini” venivano comunicati ordini e direttive agli affiliati a piede libero.

Porto di Torre del Greco
Porto di Torre del Greco

Le strutture

I clan di camorra differiscono da tutte le altre organizzazioni mafiose per come sono strutturati, ovvero, “uno vale uno”. Non c’è una piramide, ma il “Sistema”, così anche noto, è a forma di ragnatela, indipendente, con la facoltà, a secondo degli interessi, di formare alleanze con ogni altra forma di mafia e criminalità, nazionale e internazionale. Inoltre, nella struttura del sistema camorrista, il ruolo della donna non è secondario a quello dell’uomo, ma spesso detiene il potere decisionale, amministrativo, economico, strategico, nonché quello di azione militare.

Le donne riscuotono tangenti, decidono alleanze e non sono rari agguati eseguiti da quelle che sono note come lady killer, quali mogli dei boss, figlie e affiliate dei clan.

Posto di Blocco a Torre del Greco
Posto di Blocco a Torre del Greco

I diversi settori di studio

Il resoconto che segue riguarda il clan di camorra più potente a Torre del Greco, alleati e nemici, i Falanga.

Il clan di camorra più potente a Torre del Greco, gioco e doppio gioco

Il gruppo egemone a Torre del Greco è il clan Falanga. Il gruppo, però, ha subito duri colpi dalle Forze dello Stato a seguito dei quali molti dei vertici sono stati tratti in arresto. Alcuni di loro sono diventati collaboratori di giustizia, ma alcuni di loro, come Maria Falanga, 42 anni, nipote del superboss Giuseppe Falanga, insieme al compagno, hanno deciso di rientrare a casa, a Torre del Greco, rinunciando di vivere sotto il programma di protezione. Successivamente Maria Falanga è stata arrestata dalla Polizia di Stato dopo un blitz che le ha trovato in casa armi e sostanze stupefacenti. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nel suo appartamento, Maria Falanga ha reagito con estrema violenza, addirittura lanciando contro il viso di un poliziotto il biberon del figlio più piccolo.

Maria Falanga
Maria Falanga

Maria Falanga non si aspettava l’incursione degli Operatori dell’Arma, né sospettava minimamente che gli investigatori avessero intuito la presenza di due pistole e di cinquecento grammi di marijuana nella sua abitazione. Da giorni l’appartamento di Maria Falanga era tenuto sotto osservazione dalle pattuglie di via Marconi. Movimenti strani, entrate e uscite di soggetti particolari, ogni singolo elemento è stato seguito e segnalato, finché non si è giunti alla conclusione che ci fosse qualcosa di anomalo. L’Operazione lampo ha dato esattamente l’esito previsto, il ritrovamento di una semiautomatica e di un revolver, una delle due armi con matricola abrasa e di un quantitativo di stupefacenti sufficiente a ipotizzare anche un’attività di spaccio. Gli inquirenti stanno indagando per verificare se i Falanga avevano solo un ruolo di custodi del materiale, o se ci fosse in programma un ritorno sulle piazze. Inoltre si attendono gli esiti degli esami tecnico-balistici ai quali sono state sottoposte le due pistole. Con quel tipo di accertamenti sarà quanto meno possibile stabilire se si tratta di armi già utilizzate di recente e avere di conseguenza delle concrete chiavi di lettura.

La scoperta compiuta dagli agenti nell’abitazione di Maria Falanga è quasi paradossale, dato che proprio il compagno Marco Palomba, nelle vesti di collaboratore di giustizia, aveva contribuito a un ritrovamento simile, sempre a Torre del Greco e riconducibile al clan dei Falanga. Palomba era un uomo di fiducia del clan “di giù a mare”, i vertici del gruppo sapevano di poter contare su di lui, non solo per quel legame con la nipote del boss ma anche per quella sua indole intraprendente. Per questo motivo era diventato un punto di riferimento nell’ambito degli stupefacenti, una posizione ben delineata nelle ordinanze che lo vedevano coinvolto in passato.

Blitz a Torre del Greco
Blitz a Torre del Greco

Poi con l’ultimo colpo ricevuto qualcosa cambia, Palomba inizia a tendere più verso lo Stato che verso la famiglia della compagna, fino alla decisione di pentirsi. Un duro colpo per il clan, considerando che insieme con altri elementi di spicco del clan Falanga Palomba ha rivelato segreti importanti, in grado di annientare anche gli ultimi deboli tentativi di sopravvivenza del gruppo. L’unica ombra resta nella sua vita privata, Maria falanga che avrebbe per prima dovuto condividere quella scelta, anche per amore dei quattro figli, si dissocia. Maria Falanga per qualche motivo, ancora non del tutto chiaro, agli investigatori non volle più seguire il compagno in quel percorso, ma al contrario rientrò in un quel quartiere simbolo della malavita torrese. Intanto, per la nipote di Giuseppe Falanga si sono aperte le porte del penitenziario di Bellizzi Irpino, dove la donna ha scelto di portare con sé anche il figlio più piccolo di appena tre anni, a differenza degli altri tre affidati invece ai familiari.

Il figlio “femminiello” del boss Falanga

Il super boss ha anche un figlio, Daniela Lourdes Falanga, donna transgender, nato a Raffaele a Torre Annunziata. Le è stato dedicato anche un film presentata al festival del cinema di Venezia.

Oggi Daniela Lourdes Falanga è stata eletta presidente dello storico circolo Arcigay di Napoli. Più volte è stata ospite di diverse trasmissioni e protagonista di interviste dove racconta tutto il suo percorso di “metamorfosi”, tutte le sue emozioni e tutte le sue sofferenze.

Daniela Lourdes Falanga
Daniela Lourdes Falanga

Relazione Dia

A Torre del Greco la Dia coordinata dalla Dda è in continua osservazione dei fenomeni e delle evoluzioni del clan Falanga, attualmente considerato il clan egemone. Con nuovi ras, nuove leve e una fanteria completamente rinnovata, il gruppo Falanga, in alleanza con altri clan di primo ordine, ha acquisito la capacità di gestire quasi tutti gli affari illeciti. Racket, infiltrazioni nelle amministrazioni pubbliche, appalti pubblici; la ristorazione e le sale da gioco illecite; le cosiddette “crack-house”, la prostituzione minorile, il traffico di esseri umani, traffico d’armi e di sostanze stupefacenci.

Nelle ultime operazioni delle Forze dell’Ordine sono state smantellate gran parte di queste attività, ma il territorio è così compromesso che gli sforzi che lo Stato mette in campo deve essere ogni volta raddoppiato. Senza sosta continua la lotta al crimine e senza sosta continua l’individuazione di clan e collaboratori. In questa zona lo Stato è in perenne guerra con la cosiddetta “mafia nigeriana”, già antagonista dei gruppi criminali “autoctoni” come i Falanga, Casalesi e diversi altri. È guerra aperta, tutti i giorni, Stato e gruppi, clan, cartelli criminali che si alleano e si scontrano per controllare aree e mercati illeciti che fruttano milioni e milioni di euro. Ma lo Stato c’è e ci sarà sino a quando questi gruppi criminali non si dissolveranno da Torre del Greco.

Giuseppe De Micco

Giuseppe De Micco è un giornalista di inchiesta. Si occupa soprattutto di criminalità organizzata in Campania

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