Cronaca

Quadro clinico complesso, la piccola Nza operata in anticipo al Monaldi

Napoli, operata in anticipo la bambina curda Nza. La piccola è stata operata dal primario con l'equipe specializzata

A causa del quadro clinico complesso la piccola bambina curda Nza giunta all’ospedale Monaldi di Napoli per un delicato intervento al cuore è stata operata in anticipo. Zna, la bimba curda che rischia di morire con un semplice pianto, è arrivata a Napoli lo scorso 11 febbraio.

Napoli, operata la bambina curda Nza

La piccola doveva essere operata all’ospedale Monaldi per risolvere un problema congenito al cuore. La sua situazione è stata seguita dall’associazione Stay Human di Pesaro, che ha organizzato la raccolta fondi per farla arrivare in Italia, gestito il trasporto e trovato un interprete.

L’aereo è arrivato alle 18:10, ad attendere la famiglia di Nza c’erano Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, l’assessore regionale alla sicurezza Mario Morcone e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. Sottoposta al tampone Covid (risultato negativo), la bimba è stata trasferita con una ambulanza messa a disposizione gratuitamente dalla società Bourelly all’ospedale Monaldi, dove è stata ricoverata in attesa dell’operazione, che avverrà tra pochi giorni; durante questo periodo sarà sempre insieme alla madre.

Operazione riuscita

La piccola Nza ce l’ha fatta. La bimba irachena di nove mesi affetta da una grave malformazione cardiaca congenita, giunta in Italia “grazie a una rete straordinaria che abbiamo messo in piedi in pochissimi giorni, ha superato il delicatissimo intervento al cuore a cui è stata sottoposta” annuncia la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino.

L’intervento

La piccola è stata operata dal primario con l’equipe specializzata in interventi di questo tipo. Dopo la correzione del difetto multiplo cardiaco, Nza potrà avere finalmente una vita normale. I costi dell’operazione verranno sostenuti dalla Regione Campania (essendo straniera, la piccola non ha diritto all’assistenza da parte del Sistema Sanitario Nazionale).

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