Cronaca

Proteste a Napoli: scontri tra polizia e disoccupati, vari feriti e un fermo

Giornata di scontri a Napoli, in zona Municipio, dove le forze dell’ordine hanno risposto con durezza alle proteste dei disoccupati. Il bilancio è di una decina di feriti e un uomo è stato fermato dagli agenti. Dalla Questura evidenziano che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, ma il 38enne è stato poi rilasciato.

Scontri a Napoli: s’incendia la protesta dei disoccupati

Come riporta NapoliToday sono diversi giorni che i disoccupati del Movimento 7 novembre e di Cantiere 167 Scampia si ritrovano in piazza per protestare contro le secondo loro tardive risposte e le disattese promesse riguardanti le proprie istanze. Una vertenza, la loro, in corso da 9 anni, e per cui ogni qualvolta ci si avvicina a una risoluzione sorgono nuovi intoppi burocratici.

Eddy Sorge del Movimento 7 novembre spiega che: “I disoccupati avevano avuto ampie rassicurazioni già da dicembre che la formazione che li riguarda sarebbe partita. Prefettura e Comune hanno fatto saltare tutti gli accordi presi in questi mesi e anni. Mentre si grida alle rivolte in Francia bisognerebbe vedere che cosa sta succedendo qui”.

Il bilancio della protesta è di una decina di feriti. Un 38nne incensurato è stata fermato e poi rilasciato. Dalla Questura evidenziano che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lancio pericoloso di cose. Non ci sono feriti tra gli agenti che erano sul posto.

Le dichiarazioni dei disoccupati

“Nella giornata di oggi, 24 marzo – spiegano i disoccupati – era stato convocato un nuovo incontro in Prefettura che avrebbe dovuto dare risposte immediate a questi impedimenti. Risposte che puntualmente non sono arrivate e che hanno nuovamente scatenato la rabbia collettivo del Movimento. Nel corso dei presidi e degli spostamenti da un palazzo istituzionale a un altro la polizia, come già aveva tentato di fare in alcuni degli ultimi appuntamenti di lotta, ha cominciato a caricare a freddo i disoccupati con una violenza inaudita”.

Chi protesta in piazza punta il dito contro il Comune di Napoli, il quale continua a proporre soluzioni senza avere la capacità vera di applicarle e tentennando su ognuno dei punti proposti da loro stessi. I disoccupati si scagliano anche contro la Prefettura “che si è fatta garante di questo processo senza realmente incidere sulle difficoltà emerse”, oltre che contro la Questura di Napoli la quale continuerebbe secondo i disoccupati ad “alzare il livello della tensione in piazza”.

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