Cronaca

Carabinieri corrotti a Napoli: i boss pagavano 1000 euro al mese per le soffiate

Carabinieri corrotti a Napoli: i boss pagavano stipendi dal 1000 euro al mese per avere le “soffiate” giuste. I nomi dei cinque infedeli dell’Arma.

Carabinieri corrotti a Napoli: i nomi

Cinque uomini dell’arma stipendiati dal boss Pasquale Puca di Sant’Antimo: mille euro di stipendio al mese più vari benefit come casse di pesce fresco, capretti, champagne e un vero e proprio stipendio extra di 1000 euro al mese. Il tutto per avere le soffiate giuste e riuscire a sfiggire alla legge.

I nomi

Agli arresti domiciliari, con l’accusa di corruzione, senza l’aggravante del metodo mafioso, sono finiti cinque Carabinieri

  • Michele Mancuso
  • Angelo Pelliccia
  • Raffaele Martucci
  • Vincenzo Palmisano
  • Corrado Puzzo

Indagati per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio il capitano Daniele Perrotta e Carmine Dovere. Ai domiciriari anche l’ex presidente del consiglio comunale di Francesco Di Lorenzo e il boss Pasquale Puca.

Non solo corruzione

L’eccezione in questo sottobosco di infedeltà e corruzione è il maresciallo Giuseppe Membrino, che non si era mai piegato ai boss e per questo era stato punito con una bomba, piazzata sotto la sua auto, nel 2009. Un “sorvegliato speciale” del clan Puca, che era stato allontanato dalla caserma di Sant’Antimo proprio perchè era ormai diventato un bersaglio.

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