Curiosità

Luciano De Crescenzo: le sue frasi più belle

Dopo aver fatto carriera da informatico, lascia il lavoro e si dedica alla scrittura

          • Non è l’individuo a creare il disordine, ma è l’ambiente a favorirlo.
          • «Per me pazzo, significa diverso, e io penso di esserlo.» «Diverso in che senso?» «La mia è una diversità minima, eppure tanto strana da non essere accettata dalla collettività.»
          • «Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell’industrializzazione. Lauro l’ha gestita come l’ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l’industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell’Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d’Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d’incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d’Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell’Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe».
        • La morte esiste solo come evento che procura dolore ai superstiti soltanto. Lo diceva anche Epicuro: “Perché spaventarsi della morte: se ci sei vuol dire che non sei morto, se sei morto vuol dire che non ci sei!”. Quindi una morte collettiva, totale, non può preoccupare […]; è una morte senza funerali, senza lacrime.
          • […] come si dice a Napoli «sfortunate con i mariti», erano due zitelle di ritorno.
          • D’altra parte chi in vita sua non ha mai avuto dubbi? Solo uno stupido. Comprando, invece, un libro intitolato Il Dubbio, il lettore alla fine si rende conto di aver fatto bene a dubitare». «Ne sei proprio sicuro?». «Non ho alcun dubbio».
          • Socrate, pur essendo l’anagramma preciso di Storace, in materia di omosessualità la pensava in modo del tutto diverso dall’ex governatore della Regione Lazio.
          • Più il Caso diventa determinante in una scelta e più il sistema delle tangenti si troverebbe in difficoltà.
          • Il massimo della vanità è scrivere i propri pensieri, nascondere il quaderno e sperare che qualcuno lo trovi.
        • Il nostro capo è tanto una brava persona, ma come tutti i milanesi ha un grosso difetto: è fissato con la puntualità. Dice sempre che se il maresciallo Grouchy fosse stato puntuale, Napoleone non avrebbe mai perso a Waterloo.
        • Fa come vuoi, tanto in entrambi i casi ti pentirai.
        • Chi lavora in IBM sa che deve prevedere ogni possibile contrattempo, e per ogni contrattempo, fine del mondo compresa, deve sempre avere a portata di mano una procedura d’emergenza.
        • Non esistono razze, categorie o popoli cattivi, ma solo singoli individui non dotati di pietas.
        • Spesso fa più male la paura di morire che la morte.
        • Fra lo stress e la noia preferisco lo stress.
        • Il potere non sazia, anzi è come una droga e richiede sempre dosi maggiori.
        • Che cos’è il potere? A pensarci bene, è una stronzata.
        • I marinai fanno parte del popolo e il popolo è nobile. Essere nobili vuol dire essere fieri di quello che si è.
    • Bisognerebbe sempre ricominciare da capo, avere una seconda vita, come chi ha un secondo lavoro.
    • La ricchezza è una condizione relativa: è ricco chi guadagna di più di quanto spende e, viceversa, è povero chi ha esigenze superiori al reddito.
    • Spesso quello che in un primo momento ci sembra irrimediabilmente nefasto può nascondere delle conseguenze positive assolutamente inaspettate, basta attendere un po’ e lasciare che le cose abbiano il loro corso. Anche per i fatti insomma, come per le persone, non bisogna mai aver fretta di giudicare dalle prime apparenze.
    • Stare fermi, insomma, e non fare altro che pensare, vuol dire anche crescere.
    • Ah Milano, Milano! Città di amanti in attesa d’amore: zoppi che si appoggiano ad altri zoppi per non cadere e che scoprono, dopo un po’ di strada fatta insieme, di non avere la stessa camminata.
    • Uno dei modi per essere sicuri dell’esistenza del tempo è quello di osservare qualcosa che si muove.
    • Tutto cominciò per colpa del toner. Ma, a proposito, lo sapete che cos’è il toner? È una sostanza inventata dal demonio: una vera e propria calamità naturale, una minaccia alla salute di chiunque si avvicini nei suoi paraggi!
      Il toner è più sottile dell’aria, si espande come una nuvola e macchia tutto quello con cui viene a contatto. Guai a respirare in presenza del toner! Lui vi penetra nei polmoni e vi resta per sempre, per i secoli dei secoli. E non basta: sono convinto che, volendo, potrebbe macchiarvi anche l’anima.
    • Oggi il settanta per cento dell’umanità muore di fame… e il restante trenta per cento fa la dieta.
    • Una famiglia non si sceglie: nasci e te la trovi intorno che ti sorride.
    • La stupidità è il motore del mondo. I politici, gli uomini di marketing, i religiosi, i personaggi dello spettacolo, campano tutti, chi più chi meno, sulla stupidità umana.
    • La parola esagerazione non esiste nel vocabolario dell’amore.
    • “Solo gli imbecilli non hanno dubbi”; “Ne sei sicuro?”; “Non ho alcun dubbio!”
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