L’edificio sul quale Jorit ha realizzato il murale dedicato a Maradona, a San Giovanni a Teduccio, verrà abbattuto. Come questo, anche gli edifici dove si trovano altri due murales, uno dedicato a Che Guevara e l’altro al piccolo Niccolò, verranno abbattuti.
Addio al murale di Maradona a San Giovanni a Teduccio
I tre murales con Diego Armando Maradona, Ernesto Guevara e Niccolò dovevano simboleggiare la rigenerazione di un intero quartiere, via Taverna del Ferro, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli.
Invece, questi murales scompariranno perché gli edifici saranno demoliti. Il cantiere aprirà il 2 febbraio e la riqualificazione inizierà con la demolizione degli edifici per la costruzione di nuovi palazzi. Saranno demoliti due edifici da 180 abitazioni ciascuno (per un totale di 360 abitazioni) e un gruppo di edifici di quattro o cinque piani, ciascuno con un numero di unità compreso tra 6 e 35.
Saranno investiti 106 milioni di euro nella riqualificazione di via Taverna del Ferro e tra i fondi Pnrr, Pui e Pon, e saranno costruiti anche negozi, garage e impianti sportivi. I lavori di demolizione inizieranno il 2 febbraio e quelli di costruzione ad aprile, con l’obiettivo di completare il tutto entro il 2026 e dare nuova vita alla zona. Le proteste dei residenti sono state poche.
Le opere di Jorit
I murales che ritraggono Maradona, Che Guevara e il piccolo Nicolò sono stati dipinti da Jorit e sono diventati presto il simbolo di via Taverna del Ferro. Tuttavia, a parte qualche fotografia scattata da alcuni turisti che si recarono a vederli di persona, la rinascita non ha mai avuto luogo. La manutenzione degli edifici è diventata costosa: dopo il terremoto del 1980, sono stati eretti come soluzione “temporanea” prima di diventare definitivi. Coloro che hanno potuto vederlo dal vivo e fotografarlo in tempo (spesso calciatori) lasceranno le loro immagini come reliquie.
