Curiosità

Città segrete, Corrado Auguias ha risposto a chi lo accusava di aver dato di Napoli un’immagine errata

"Sono polemiche un po' pretestuose, offendersi è un sentimento inutile", ha detto Augias

Dopo le polemiche sulla trasmissione di Corrado Augias, Città segrete, che nella puntata di ieri sera ha parlato di Napoli, il conduttore ha replicato a chi si aspettava una trasmissione in stile Ulisse sono rimasti delusi. A guidare la “rivolta” è stata soprattutto l’assessora comunale Alessandra Clemente, che al termine della trasmissione ha subito protestato sui social: “Una puntata che ha deluso le mie aspettative e che non dà merito, secondo me, all’immensa storia culturale della nostra città. Mi farò sentire”

Città segrete Napoli, Corrado Augias replica alle polemiche

Il giornalista e conduttore Corrado Auguias, intervistato da Fanpage, ha risposto a chi lo accusava di aver dato di Napoli un’immagine errata, mettendo in evidenza più le ombre che le luci di una città che, da sempre, racchiude in sè una infinità di contraddizioni e che nei secoli è stata genitrice di uomini illustri, ma anche di fenomeni negativi e personaggi che ne hanno infangato la reputazione con le proprie azioni. “Se dobbiamo rappresentare una realtà della città nelle sue varie sfaccettature nobilissime e anche criminali – ha dichiarato Augias – dobbiamo parlare sia della grande tradizioni musicale e artistica, sia della camorra. Se no facciamo una stornellata, ma non è il nostro caso”.

Realtà a tutti i costi: Cutolo

Ha suscitato particolare indignazione nei napoletani la descrizione di Raffaele Cutolo, il boss recentemente scomparso, la cui figura è stata trattata quasi come quella di un “eroe”, un protagonista, l’altra faccia della medaglia, un contrappunto quasi inevitabile per la sopravvivenza della città “Sono polemiche un po’ pretestuose – continua Augias – Se vogliamo migliorare la realtà, bisogna in primo luogo affrontarla e raccontarla e da quella partire. Offendersi è un sentimento inutile”. E ancora, su Cutolo “Ogni capo criminale, è un capo, cioè un genio che poi applica il suo genio al male, mentre Einstein lo applicava alla fisica. Sono personalità enormi, dei capi, dei comandanti, dei manager, potrebbero diventare presidenti della General Motors, oppure capi di una banda di criminali, dipende dalle circostanze storiche e ambientali”.

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