Cronaca

Prove invalsi, da domani 574.600 studenti le affronteranno per la prima volta al pc

NAPOLI. Da domani gli studenti di terza media saranno impegnati nelle prime prove Invalsi “computer based”, ovvero che si svolgeranno su pc. E’ la prima volta che si svolgono con queste modalità nel nostro Paese.

Il test Invalsi (chiamato anche Prova Nazionale) è una prova scritta che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al terzo anno della scuolas econdaria di primo grado. I contenuti dei test sono realizzati dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI).

Le prove coinvolgeranno 574.600 ragazzi e da quest’anno si potranno svolgere fino al 21 aprile invece che nell’arco di due giornate come avveniva in passato, in modo tale che gli istituti scolastici potranno organizzarsi al meglio per superare i problemi legati alla “connettività”.

Prove Invalsi, le novità

Per il primo test Invalsi online, ogni studente di terza media quest’anno dovrà rispondere a 37/38 domande per ogni prova (prese da una banca dati di 500 domande per ogni materia)  e non più alle 45 degli anni precedenti. Le prove saranno tre: italiano, matematica e, per al prima volta, inglese. Gli studenti faranno i test su un pc connesso in rete e avranno 90 minuti per ognuna delle tre prove.

Per quella di inglese il test è diviso in due fasi: 45 minuti per l’ascolto del testo e 45 minuti per la lettura. Questa sarà una prova bilivello: A1 e A2, in modo da rendere possibile restituire gli esiti degli allievi nella certificazione delle competenze anche per coloro che non raggiungono il livello A2.

Inoltre, da quest’anno lo svolgimento delle prove, ma non il loro esito, rappresenta per l’allievo uno dei requisiti di ammissione all’esame di Stato di terza media.È stata rafforzata infatti la distinzione tra la valutazione interna, di piena ed esclusiva competenza della scuola, e la valutazione esterna che persegue finalità differenti e che, per essere tale, deve essere assegnata a un soggetto terzo rispetto alla scuola.

Superare le difficoltà tecniche

“La collaborazione delle scuole è fortissima: i dirigenti si sono molto impegnati per trovare soluzioni e mettere questi ragazzi nella migliore condizione per superare le prove Invalsi”. Così Roberto Ricci, responsabile nazionale dell’Area prove Invalsi. “Questa prima prova online Invalsi per tutto il Paese – spiega – è anche il primo esame in assoluto che affrontano questi ragazzi, visto che non c’è più l’esame delle elementari. Lo sforzo dei dirigenti scolastici non è stato banale e va oltre le prove Invalsi. Sono convinto che tutto questo sforzo, in particolare la promozione delle competenze, ne avrà un vantaggio. La sfida tecnica è decisamente impegnativa, però il risultato può veramente valerne la pena, ed è per questo che mando un ringraziamento enorme a tutte le scuole, perché senza i loro dirigenti tutto ciò non sarebbe stato possibile”.

Secondo Ricci molti licei e scuole secondarie hanno messo a disposizione dei dirigenti scolastici delle medie i propri laboratori di informatica per aiutare ad effettuare le prove Invalsi. “Questa e’ la parte buona del Paese – ha concluso – e il 5 luglio presenteremo i risultati dei test di tutta Italia. Quella che comincia domani è una sfida per tutti”.

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