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Camorra in Campania: ecco i clan che comandano il territorio

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[titolo_paragrafo]Area Occidentale[/titolo_paragrafo]

Nell’area che comprende Bagnoli e la zona di Cavalleggeri d’Aosta, lo scenario criminale è, da tempo, privo di figure criminali autorevoli a causa della disarticolazione dei clan presenti sul territorio. Il gruppo D’AUSILIO vede attualmente ristretti in carcere tutti gli elementi di spicco; nelle stesse condizioni versa il sodalizio GIANNELLI.

Questo “vuoto di potere” ha lasciato spazio a piccole aggregazioni delinquenziali, prive di stabilità, salvo una possibile riemersione del gruppo ESPOSITO, che sembra aver inserito nelle proprie fila personaggi un tempo legati alla famiglia GIANNELLI. Attualmente, il clan ESPOSITO risulta guidato dalla moglie del boss, detenuto. Una funzione aggregante potrebbe anche assumere un pregiudicato, già legato al clan SORPRENDENTE-ROSSI operante a Bagnoli e Fuorigrotta, in storica contrapposizione al clan D’AUSILIO.

Nell’area può risultare un polo di attrazione per i clan, non solo locali, lo stanziamento di fondi per la bonifica del litorale di Bagnoli. A Fuorigrotta si confermano i passati equilibri, con il rientro del gruppo VITALE-TRONCONE nella sfera di influenza del clan ZAZA, attivo nel traffico internazionale di stupefacenti.

A Pianura, i gruppi che si sono contesi la supremazia sul territorio, i PESCE-MARFELLA ed i MELE, non solo sono stati colpiti dai numerosi arresti e condanne, ma sono stati anche destabilizzati dalle scelte collaborative di molti affiliati, che hanno determinato la cessazione delle ostilità.

L’11 marzo e il successivo 31 maggio 2018, il gruppo costituito nel 2017, all’indomani dei provvedimenti cautelari che avevano colpito il clan PESCE-MARFELLA, è stato di fatto smantellato con l’arresto del soggetto, del suo faccendiere e di due complici. Sul territorio risulta, infine, operativo  anche un sodalizio composto da ex affiliati ai clan MELE, con i quali si sono consorziati altri pregiudicati del quartiere.

A Soccavo permangono le difficoltà operative del clan GRIMALDI, con vantaggio per il gruppo VIGILIA, presente nell’area di “Soccavo Vecchia”, alleato con il clan PESCE-MARFELLA ed in perdurante conflittualità con la famiglia SORIANIELLO, egemone nella parte bassa del quartiere.

Il 9 gennaio 2018, è stato tratto in arresto il reggente del gruppo. Nel rione Traiano risulta ancora operativo, seppure fortemente indebolimento, il gruppo PUCCINELLI-PETRONE, nel cui ambito si registra la scarcerazione, a febbraio 2018, del figlio del capo della famiglia PUCCINELLI, sottoposto agli arresti domiciliari. In espansione, invece, il clan CUTOLO per il controllo del mercato degli stupefacenti.

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